Turista evoluto o turista sprovveduto? Come trasformare una tragedia in opportunità.

Negli ultimi due anni, chi fa il nostro mestiere ha dovuto imparare veramente ogni possibile cosa. Non più solo multitasking, cosa che abbiamo sempre avuto nel DNA, ma anche multi informazione, multi aggiornati, multi (ma tanto multi) pazienti… l’avvento del COVID-19 oltre a rovinarci la vita e le aziende, ci ha anche rovinato la qualità del lavoro quotidiano, divenuto oramai faticosissimo, nell’intento di essere sempre in linea che le regole del viaggio, che mutano pressoché quotidianamente.


Un tempo, fare un biglietto aereo richiedeva tra i 15 ed i 30 minuti: riempire a mano su carta copiativa rossa i couponi anonimi, rompersi le unghie con la macchinetta delle targhette, strappare i tagliandi, avere cura di non sbagliare i nomi… e consegnare infine al cliente quell’autorevole blocchetto scritto a mano. Simbolo di libertà e di sogni realizzati.
Il massimo rischio che si correva, era farsi le dita rosse, rompersi qualche unghia targhettando il coupone, o, male che andasse, dover voidare quel biglietto sbagliato, ricordandosi di segnare tutto nel rendiconto bsp…. ci pesava, ci sembrava macchinoso, laborioso….
Poi sono arrivati i biglietti elettronici, ed il tempo per farli si è ridotto da 20 a 5 minuti… quattro pestate sulla tastiera, due click, e quello che era un autorevole strumento di viaggio, si è ridotto a un misero foglio A4, con quattro codici e qualche riga… i primi tempi, ricordo ancora le facce a punto interrogativo dei clienti che, prendendolo tra le mani, chiedevano “ma… il biglietto non me lo da?” E tu, paziente e comprensiva spiegavi “è questo il biglietto “… poco autorevole senza dubbio… ma pur sempre il mezzo per continuare a realizzare sogni.


Oggi invece il dramma: fare un biglietto richiede sempre 5 minuti, per carità… ma quello che nessuno mette in conto sono le ore passate a verificare con ansia su Viaggiare Sicuri non siano nel frattempo cambiate,  il tempo passato a compilare Plf, moduli, richieste, angeli in cielo ed in terra e non si sa che altro… con la segreta speranza di non sbagliare niente, di non veder cambiare niente… uno stress continuo, permanente, distruttivo. Che a ripensare ai ns couponi manuali ci viene la nostalgia ed un nodo alla gola degno di nota…
E questo dalla parte nostra… pensiamo per un attimo al lato cliente. Abituati a volare tra booking e siti vari di vendite on line con la presunzione incosciente del neofita, staccavano biglietti e prenotazioni come non ci fosse un domani.. salvo poi nascondere al rientro gli errori fatti, le mete sbagliate, i voli con 38 ore di scalo di cui non si erano accorti. Si raccontava solo di quanto avessero speso poco, di come fosse facile fare il fai da te, e via dicendo. Quando poi incontravano il tuo sguardo, si facevano sfuggenti. Alle domande tipo “ma quanto hai fatto di scalo?” le loro facce assumevano arie smarrite, nemmeno ad aver chiesto l’equazione di Maxwell.


Si erano evoluti? No. Avevano iniziato a sperimentare sulla propria pelle che, per vendere un viaggio, per ottimizzarlo, per renderlo un qualcosa di indimenticabile, ci vuole un professionista. Qualcuno che dei loro sogni, ne avesse la massima cura.
Nel 2019 si stava tornando in agenzia per viaggiare. Finito l’entusiasmo del fai da te, il vero turista evoluto aveva capito che documentarsi, cercare,  scegliere on line andava bene. Ma poi la risoluzione del viaggio doveva essere fatta in agenzia. Perché la vera evoluzione è scegliere chi può dare le giuste soluzioni alle tue esigenze. La vera evoluzione è affidarsi al professionista di ogni settore. Usare la tecnologia come mezzo informativo, ma non farsi dominare dalla stessa.


E oggi? Oggi sembrerebbe che il vantaggio che avevamo recuperato nel 2019 si sia perso di nuovo. Due anni di smart working e svariati lock down hanno dato una familiarità al mezzo tecnologico che, da un primo esame, potrebbe sembrarci fatale. Oppure no?
E io vi dico ‘dipende da noi’. Perché in questo esatto momento se ci sentiamo confusi e preoccupati noi nel vendere, immaginate i clienti. Provate ad analizzare cosa rilevate in quelli che vengono in agenzia: confusione. Incertezza. Paura.
E allora l’evoluzione sta a noi. Usiamo la tecnologia per sedurli, informarli, fidelizzarli. Facciamogli sentire la ns presenza, la ns competenza. Siate social, siate informatizzati. Siate on line. Ma sottolineando sempre la vs marcia in più: professionalità, velocità, unicità.
In fondo mascherarsi da agenzia on line non è difficile. Rendete loro la vita facile, mail, whatsupp… zoom. Non li stressate nel farli venire da voi per forza. Dotatevi di strumenti tecnologici che, insieme alla vs capacità di essere professionisti insostituibili, vi renderanno la vita più facile, sia a  voi che al vs. Cliente.


Rassicurante, garantito, ricco di idee e di informazioni personalizzate. A conoscenza della personalità e della storia personale del cliente. Questo è un agente di viaggio evoluto. Qualcuno che attraverso la digitalizzazione amplia la sua clientela, ma resta unico. Perché un’anima ed una mente non li potrà mai sostituire nessuno. Personalizzazione digitalizzata. Il turismo si è evoluto. E, serenamente ricordiamo che, oggi, chi non capisce che digitale vuol solo dire saper combattere e competere è uno sciocco.
Il turista fai da te, oggi come mai, è sprovveduto. Perché il momento storico se è vero che ci ha quasi uccisi, ci ha però anche dato la possibilita’ di essere indispensabili nell’aiutare ad essere sereni e a viaggiare in tutela. E allora…  turista evoluto? Turista tutelato. Turista che si affida ad una agenzia.
Crediamoci noi per primi. E raccontiamolo al mondo… a volte dalle tragedie sanno nascere opportunità…e noi dobbiamo solo saperle cogliere!

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