DUBAI AI TEMPI DEL COVID… e l’Italia resta a guardare….l

Proprio in questi giorni un gruppo di amici e colleghi del Nord Italia, a loro spese, hanno deciso di andare per meno di 120 ore a Dubai…. e di vedere con i loro occhi come si vive la Pandemia negli Emirati Arabi. E, per diritto di cronaca ho deciso con la loro approvazione di raccontarvelo, affinché qualcuno al Governo due domande se le faccia….

Dubai oggi conta una media di contagi come la Lombardia, siamo sui 2000 al giorno. Non è Covid free, vive, anzi, convive con la pandemia come il resto del mondo, ma semplicemente ha scelto la strategia della gestione del problema con lucidità, organizzazione, e senza stroncare l’economia. Gli ospedali funzionano, il livello contagi è stabile da tempo, ma, soprattutto, la vita, e, in particolare, il turismo continua. Serenamente peraltro, come vi dimostrano le foto e questo articolo.

I colleghi sono partiti da Bologna con volo diretto, tamponi e mascherine… volo pieno al giusto livello, anche famiglie a bordo…. tutto molto controllato, ma di fatto, regolare. Negli Emirati hanno deciso con concretezza, di adottare regole rigide, e, semplicemente, di farle rispettare. Senza deroghe. E, vediamo insieme di quali regole si tratta…

TAXI:
Si fanno salire solo 2 persone … e dietro tentativo di corruzione, niente da fare: scendi o vai in due. Semplice, utile, pratico.

TAVOLI AL RISTORANTE:
tassativamente da 7 persone e distanza tra un tavolo e l’altro di 3 metri obbligatoria. Sempre per provocare, si prova ad aggiungere un posto a tavola e, i camerieri in modo prepotente (a ragione) rimettono le cose a posto…

TEATRI :
aperti…. entrate contingentate , ingresso ben diviso e segnalato a terra e sul muro, per evitare ogni dubbio ed ogni forma di assembramento….

ATTRAZIONI E CENTRI COMMERCIALI:

aperti con controllo temperatura e conta delle persone precisa e ordinata

Tutto funzionante ed organizzato per la comune tutela.

ORARI DI APERTURA
i locali chiudono all’1 vuol dire che ordini alle 00 … hai tempo un ora per consumare l’ultima consumazione e alle 00.50 cominciamo a dirti che all’1 devi già essere fuori
NESSUN COPRIFUOCO: assolutamente no. Tantissime regole, multe decise per chi non indossa la mascherina e non rispetta quanto chiaramente indicato e, in tutto ciò, la vita continua.

Anche gli hotel sono pieni al 70%, hanno regole precise con gli spazi stabiliti, ma spiaggie aperte, servizi perfettamente funzionanti, e, soprattutto la vita che va avanti, organizzata per gestire un problema indiscusso ed indiscutibile, ma, a quanto pare gestibile con criterio.

A questo punto viene spontaneo farsi domande: all’occhio critico di chi viaggia per professione, e che questo viaggio lo ha fatto per testare ed analizzare cosa accade intorno a noi, c’è la possibilità di vivere andando avanti. E che con una seria organizzazione ed un tassativo rispetto delle regole, si può fare….

È forse arrivato il momento che il nostro Stato guardi oltre confine, e provi ad immaginare, oltre ai sostegni che peraltro nemmeno arrivano, ad un modo diverso di provare a far ripartire un Paese che resta la meta preferita di tutto il mondo? È proprio di un Paese evoluto apprendere ed imitare chi ha avuto il coraggio di andare avanti. E, a Dubai, con sano senso pratico, avanti stanno andando. Senza esitazioni. Senza risparmio sui controlli. Ma vanno avanti….e i contagi sono stabili da tempo, si convive anche in modo razionale ed organizzato con il Covid.

Un anno fa iniziava tutto…e nessuno poteva immaginare che, oggi, saremmo stati ancora paralizzati in un mondo cristallizzato ed immobile, che lentamente sta uccidendo la nostra economia ed i nostri sogni… siamo il Paese di santi e condottieri, lo stesso Paese che il mondo lo ha inventato…siamo stati coraggiosi ed impavidi, siamo stati curiosi e pronti al rischio per andare avanti e costruire speranze e storie nuove…. come può essere che, dopo un anno, stiamo vedendo tutto intorno a noi un mondo che, in un modo o nell’altro sta riaccendendo i motori, aprendo le frontiere, trovando modo di ripartire in sicurezza, e noi, in totale enpasse, stiamo solo a guardare?

Forse è tempo di smettere di dire “torneremo a viaggiare” ma è arrivato il momento di dire “torniamo ORA a viaggiare “… mascherine, tamponi, regole ed intelligenza….se non possiamo stroncare il Covid …impariamo a conviverci vivendo….non lasciando che muoia tutto intorno a noi….

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