Era la metà di febbraio, e io, presa da un serissimo motivo personale, sentivo la minaccia del Covid incombere sulla mia agenzia di viaggi come un’ombra nera, ancora non perfettamente chiara, ma decisamente sempre più minacciosa. Nei primi giorni non potevo far altro che correre tra l’ospedale, dove avevo la mia mamma, che avrei perso il 21 di febbraio per polmonite bilaterale interstiziale, (non saprò mai se era covid, ma di tamponi nemmeno l’ombra, nel lazio non si parlava ancora di farne), e l’agenzia dove i telefoni avevano di colpo smesso di suonare per preventivi e ipotesi di sogni, ma avevano iniziato a rappresentare richieste di annullamento sempre più frequenti e dilaganti.
Dopo tanti anni di esperienza sai benissimo quando qualcosa di serio sta per accadere. lo senti nell’aria. sai che arriverà ma, nessuno di noi, nessuno al mondo, avrebbe mai potuto immaginare quale tsunami devastante ci stava per cogliere. Poi un pomeriggio entro in contatto con Stefania Caliciotti e Vanessa Costantini. Due giovani agenti di viaggio con un entusiasmo puro e concreto come non ne vedevo da tempo. E nel loro entusiasmo avevano pensato di fare la cosa più giusta e naturale da fare: scendere in piazza per manifestare. Cosa che noi, vecchi di mestiere, non avevamo mai avuto la forza di organizzare, sempre presi ognuno dal proprio giardino, sempre sicuri che “tanto non partecipa nessuno”…. E mi innamoro di colpo dell’idea, e nasce quindi un contatto che all’inizio è stato anche diffidente e circospetto… ci guardavamo con diffidenza reciproca, loro dubitando della mia esplosività nei rapporti, sempre troppo diretta, sempre troppo senza filtri, io dubitando della loro giovane età e supponendo chissà quale poca concretezza.
Ma ci ho creduto. E ho deciso di buttarmi con loro senza filtri. Ho attivato la rete personale di conoscenze per far si che il 2 marzo ci fossero i media, quelli seri. Rai News, La sette, Rai uno…. e di colpo ci siamo ritrovate in un vortice che ha scalato montagne come fossero niente. Abbiamo avuto da subito la visibilità che era sempre stata negata al nostro settore, grazie ad amici, forse si, ma anche grazie alla tenacia di tutte e tre, supportate da un Damiano Vindigni che dalla Sicilia ha armato un pullman e si è presentato a Roma come se fosse dietro l’angolo….Un carico di Sicilia forte e concreta, con tutto il calore possibile e, anche Puglia, e altre regioni, senza freni, tutti li, pronti a gridare con tutto il fiato che non ci potevano abbandonare in quel modo…. Pronti a metterci come sempre la faccia. E pure una gran bella faccia. Tutti, commerciali, agenti, tour operator. Incredibilmente insieme per la prima volta, e tutti con la stessa rabbia e la stessa paura. Ma pronti a lottare.
E poi, dopo la manifestazione di cui hanno parlato tutti i media, abbiamo capito che il sogno di dare coscienza ad una categoria per la prima volta iniziava ad avere contorni definiti. E, semplicemente, senza fronzoli o mire di guadagno, abbiamo dato vita a NONSMETTEREMODIVIAGGIARE, con tutta la passione e la tenacia che solo chi fa un lavoro come il nostro può avere. Perché una cosa che non diciamo mai, ma che non dobbiamo nemmeno mai dimenticare, è che il nostro lavoro ci da a tutti una capacità di andare oltre e resistere, come forse nessun altro lavoro trasmette. Siamo abituati ad affrontare di tutto. Siamo abituati a non crogiolarci nel piangere sul latte versato, ma piuttosto abbiamo perennemente inserito il pulsante “ok ora come risolvo?”. Per attitudine naturale. Perché cosi si deve fare.
In questi 60 giorni ne abbiamo viste di ogni genere. Abbiamo avuto interviste tv, articoli di giornale, e, dopo tanto lottare siamo riusciti a parlare con le istituzioni, anche molto in alto, portando per la prima volta la voce diretta di noi agenti di viaggio, senza intermediari, senza burocrazia, a chi i bottoni li spinge….. Le associazioni di categoria hanno fatto una enorme parte… e anche noi abbiamo fatto la nostra parte, arrivando ben oltre di dove pensavamo di arrivare. E continuiamo nel nostro percorso come carrarmati, senza frenarci, senza debolezze. Perché come sempre, stiamo cercando quello che cerchiamo sempre, la strada per risolvere. Campioni del mondo di Problem Solving ancora una volta. E allora abbiamo acceso la fantasia, ci siamo inventati Video Maker, scrittori, tutto pur di far girare le nostre voci nei modi e nei mezzi che potevamo usare.
Ci siamo sentiti attaccati in tutti i modi, e tra le battaglie che mi piace ricordare c’è sicuramente quella delle associazioni consumatori, che ci hanno visto protagonisti di un mail bombing come mai prima, sono arrivate 8000 mail a striscia la notizia, ottenendo una smentita in diretta immediata… abbiamo realizzato un video, abbiamo risposto con post e tweet, abbiamo fatto di tutto per dire la nostra, nei modi e con tutti i mezzi… E per poi vedere il decreto incriminato trasformarsi in legge che non solo ci tutela, ma ci mette al riparo da qualsiasi attacco dei signori in questione. che per rabbia ci hanno addirittura definito una lobby… Abbiamo tutti sorriso della definizione, ma… sapete una cosa?? per la prima volta nella storia siamo definiti “qualcosa”. Qualcosa di comune, qualcosa che ci definisce come entità parlante e, addirittura, potente. E questo credo non abbia prezzo.
Questo mio articolo però non vuole essere una autocelebrazione della community, non serve a nessuno. Piuttosto vuole essere un modo per ricordarvi che ne stiamo facendo tante. E che insieme siamo una potenza di fuoco veramente importante. Vuol essere anche un messaggio a chi ci ha attaccato, e credetemi ce ne sono stati tanti… Io sono stata definita in tutti i modi, ho ricevuto accuse ed attacchi personali, pubblici, privati… a volte ci sono caduta, ho risposto rabbiosa, ma in verità ero troppo presa nella nostra filosofia del “come risolvo” per stare a sentire tante chiacchiere inutili. E siamo andati avanti. Con Stefania, Vanessa e Damiano ci siamo supportati e sopportati, ognuno con pregi e difetti, sempre avanti. Perché la battaglia, cari colleghi, è appena iniziata e ora bisogna davvero stringere i denti. E non mollare. Mettiamo in campo ognuno di noi, fantasia, conoscenze, strade da percorrere. Ognuno la sua, per andare insieme a meta. Perché la meta deve essere una sola: riprenderci il nostro lavoro, le nostre aziende, la nostra vita. E per fare retorica, tornare a parlare delle famosissime alghe in messico… e a discutere con i tour operator di un punto in più o in meno… e a viaggiare, viaggiare, viaggiare e far viaggiare tutto il nostro Paese … perché ce lo meritiamo. e perché è quello che vogliamo tutti noi.
Molto spesso mi sento dire “ma dove la prendi tutta questa energia?”… La risposta non la so. Perché non è la mia energia, ma è la nostra energia. l’energia di chi non ci crede ma partecipa, di chi è entusiasta, di chi piange in silenzio ma poi fa il suo tweet storm, di chi quando passa in agenzia sente un groppo in gola che fa malissimo, ma inghiottisce in silenzio, e va avanti. Di chi si commuove guardando il faldone delle richieste di prenotazioni, piuttosto che le pratiche silenziose una sopra l’altra, ferme a quel maledetto metà febbraio che nella mia vita ha causato ogni possibile disastro….E pure l’energia di chi attacca per abitudine, perché non è facile credere davvero che tutto questo lo stiamo facendo con una totale purezza di intenti e se volete pure una certa dose di ingenuità che ci ha portati a strillare al mondo i ns diritti senza pensare a cosa potesse implicare tutto questo.
E piango anche io. Piango di colpo, intensamente, di tante lacrime che mi stupisco come possano uscirmi così violentemente. e in quei momenti gli amici di sempre, o anche quei colleghi con i quali ho condiviso momenti meravigliosi nei fam trip, che sono inevitabilmente diventati amici, sono li, pronti a sorreggermi, a dirmi “ce la faremo, non mollare, non tu….” ed è per questo che ho voluto scrivere questo articolo. Per dire a tutti: non molliamo. Anche quando sembra che non ce la possiamo fare, nella nostra unione dobbiamo trovare la forza di andare avanti e continuare a lottare per il nostro lavoro e per i nostri diritti. Perché le storie più belle le scrive la passione. e noi di quella, ne abbiamo da vendere. Ognuno di noi nel suo intimo… e tutti insieme siamo un fiume di passione. E se c’è qualcosa che è difficile arrestare è proprio un fiume di passione.
Sarò patetica, sarò retorica…. non mi interessa. So solo che voglio cercare quella luce in fondo a questo tunnel infinito, perché io ci credo davvero . E dico a tutti non molliamo. Perché tutti noi, davvero dobbiamo credere che NON SMETTEREMO DI VIAGGIARE. Mai.