Passione, resilienza, dignità..per non perdere la bussola

Se si decidesse di ragionare sugli ultimi due anni, ci renderemmo tutti conto che potrebbero essere raccontati come un film surreale con tratti quasi ridicoli per quanto si è avvicendato e ci è successo…. come uno di quei film neorealisti di chaplin, dove ognuno ripete macchinalmente il suo ruolo in fabbrica lasciando sfumare poesia e magia della vita vera…

E… invece.. è tutto assolutamente e concretamente vero. Tutto. Ogni assurdo alternarsi di eventi e tragedie che, in un feroce balletto senza senso, nel loro susseguirsi hanno stravolto il nostro mondo professionale e le nostre vite. Senza sconti, senza preavviso. Cosi. Come spesso fa la vita, senza ritegno.

Ricordo con estrema lucidità il mio meraviglioso fam trip in Giordania, con Boscolo, a data gennaio 2020. Molti colleghi, qualche amico, un paese splendido, emozioni quotidiane date da bellezza del luogo e magia degli ingredienti… deserto, storia, arte, cultura e mistero… qualcosa di immenso che però per noi che facciamo questo lavoro, all’epoca era si bello, ma parte della ns normalità… abituati allo stupore frequente, alla meraviglia del viaggio, nessuno aveva davvero in mente di respirare a fondo quegli ultimi sprazzi di libertà e serenità… lo abbiamo vissuto con quell’aria sapiente e saputa che ha da sempre caratterizzato il ns viaggiare… e, tempus fugit, nessuno mai avrebbe potuto immaginare il valore postumo di quei ricordi…

Chiudete gli occhi e ricordate per qualche momento come era per noi fare un viaggio… preparare l’ennesima valigia di un fam, pregustare risate ed esperienze, immaginare il sole sulla pelle o un panorama mai visto prima… condividere con gente mai vista ma con la quale la fratellanza di una professione amata in modo assoluto, ci ha sempre fatto in fondo sentire parte della stessa famiglia, pur da sconosciuti… ecco ricordatevi i momenti sereni, la curiosità, l’allegria, l’atmosfera da gita scolastica ad ogni età.. il gusto di immagazzinare sogni da rivendere… l’amore per quelle valigie e quelle esperienze che, spesso, sono state la causa del continuare a fare questo lavoro… ricordate vi prego quell’entusiamo, unico ed irripetibile. Nostro come non mai….

E ora vi chiedo? Dove siamo finiti? Dove diavolo stiamo andando? Chi ha rubato quel coraggio e quella voglia di essere diversi, quella perseveranza e quell’amore per il ns lavoro? Chi ha rubato la vs individualità e la vs resilienza? Sono stati due anni durissimi? Si. Sono stati tempi di paura e frustrazione? Si. Sono stati tempi in cui abbiamo perso lucidità e forza? Certamente si.

Ma mi chiedo: per quanti sono ancora qui, per chi nonostante tutto e tutti, è ancora in piedi e va avanti in qualche modo, cosa aspettiamo a rialzare la testa, trovare la forza ed il coraggio di sostenere diritti e di difendere la ns professione e la ns autonomia da chi, in questi tempi, ha riempito la pancia e ha giocato con le vs dignita? Perché trattarvi come persone poco rilevanti, non ascoltare ne portare in giro le vs voci, non farvi parlare, e ubriacarvi con due balli ed una crociera non bastano per la ns dignità.

Siamo stati capaci di resistere oltre ogni aspettativa. Siamo ancora qua. E allora non perdiamo di vista l’obiettivo e, soprattutto, ritroviamo in noi stessi quella determinazione che ci ha sempre caratterizzato. I guai ci hanno spezzato le ali? Forse. Ma non permettiamo a nessuno di trattarci come merce di scambio, come pecore da indottrinare. Ritrovate orgoglio ed imprenditorialità. Facciamolo insieme. Diamo voce a noi piccoli. Difendiamoci dalla massificazione del mercato, riportiamo l’attenzione sul rapporto umano, con supporti tecnologici, ma con noi al centro del ballo.

Come si fa? Semplice. Insieme. Ci sono modi e maniere di sostenerci. Ci sono modi e maniere di mantenere quell’equilibrio commerciale che farà si che siamo ancora noi a scegliere e non ad essere guidati… b2c? Certo. Ma autonomo. Gestito da noi e senza costi. Formazione? Certo. Per comprendere ed arrivare ovunque. Ma anche qui: gratuita e di facile fruizione. Partner? Si quelli che rispettano la filiera, dispongono margini e ci mantengono un futuro…

Sarò forse una sognatrice indomabile ma in fondo faccio ed ho sempre fatto questo nella vita… vendere sogni. E se sogni abbiamo venduto con successo perché oggi dobbiamo smettere noi di sognare e lasciare che a gestire questo nostro mondo a colori siano pochi personaggi senza diritto di parola per noi? Ago della bilancia ricordate? Torniamo ad essere protagonisti delle ns aziende. A scegliere, a lavorare pensando ad una categoria.. ad un sistema coeso e forte se unito… e magari, quella leggerezza di un tempo, quella passione senza problemi nei ns viaggi, nelle nostre vite, tornerà più forte e soprattutto più nostra. Perché avremo scelto di continuare a costruirla con le nostre teste…

Rispondi