Quando per ovvie ragioni di pubblica salute e di rispetto delle regole si deve stare chiusi in casa, ognuno di noi decide come impiegare questo tempo. C’è chi non si adatta, smania, e salta da un film ad una serie televisiva, c’è chi invece dopo i primi giorni di destabilizzazione, come me, ha scoperto che questo era un tempo quasi regalato, e lo si può impiegare dando spazio a tutte quelle passioni che abbiamo nel cuore, ma che lavoro, vita quotidiana, spesso tendiamo ad accantonare senza dargli lo spazio che meriterebbero.
Ma tutti, proprio tutti, abbiamo bisogno in questi giorni di fuggire almeno virtualmente con la mente, andarci a cercare il ns personale paradiso anche fosse per qualche momento, e rifugiarci sognando ad occhi aperti in un posto che sappiamo saprà portarci via almeno con la mente….
Personalmente, una delle cose che mi mancano di più è il mare… una mancanza quasi fisica, l’idea di non respirare l’aria di mare, sentire il profumo di salsedine, la sabbia che scricchiola sotto ai piedi, mi crea un grande fastidio… e allora ho cercato, tra tutti i mari del mondo, tra quelli che ho avuto la fortuna di vedere, il posto magico, quello che unisce tante cose tutte insieme, e che in un modo o nell’altro è nel mio cuore. E senza doverci troppo pensare lo ho immediatamente visualizzato.
Cayo Largo del Sur, parte dell’arcipelago Los Cannareos si trova al Sud dell’Havana, perso nel Golfo del Messico, fuori dal mondo, fuori da ogni cosa, disteso li, in un mondo speciale, fatto di natura e di armonia, posto unico al mondo. Indiscutibilmente un posto che resta nel cuore.
Come in tutta Cuba, non aspettatevi il paradiso per turisti organizzato, servizi eccellenti, hotel di alto livello, cibo e frutta tropicale. No. Niente di tutto questo. Anzi… hotel piuttosto basici, qualcuno un pò meglio, alcuni veramente essenziali. Cibo alquanto ripetitivo, poca varietà, poca frutta. Ma… ne abbiamo già parlato, Esta es Cuba…. Ho avuto modo di lavorarci per un lungo periodo, e quando arrivava (ed ancora funziona così) la nave con i rifornimenti per gli hotel, non si stava a guardare 3, 4 o 5 stelle: 100 ananas? parti uguali per ogni hotel. 100 papaye? idem. Senza troppi fronzoli. Cibo per tutti, uguale, senza discussioni. Qui le stelle le lasciano in cielo… e va benissimo così.
E allora cosa è ciò che fa si, che dopo qualche giorno a Cayo Largo, passati i primi momenti di tipica perplessità davanti a queste situazioni, tutti si sentono come persi in paradiso? Ve lo dico io… Tutto. La magia, la natura, la musica, il rum, la gente del posto, i sorrisi tranquilli, l’andamento lento e sensuale, il profumo della vita…
Ci si sveglia la mattina con una luce quasi magica, davanti ad uno dei mari più belli dei caraibi, che ha la particolarità di avere così tante sfumature di azzurro da non riuscire a contarle.. Cambiano il continuazione, blu scuro, azzurro chiaro, celeste intenso, turchese… il cielo ed il mare si fondono spesso, con una atmosfera che sa di libertà e di natura. La sabbia sembra davvero quel famoso borotalco di cui si parla quando ci si riferisce al tropico… fina, bianca, morbida… e si integra in quella tavolozza di colori a perfezione. C’è poco da fare: passeggiare verso il silenzio e la natura, perdendovi tra gli isolotti di sabbia e la vegetazione, con i cormorani che volano e spesso si avvicinano, il verso dei gabbiani, il rumore del vento, spesso dolce tra gli alberi. E’ quasi impossibile non sentire dentro una energia bellissima, un senso di pace profonda e di armonia… E forse, proprio questo suo essere così poco organizzata e particolare che determina la particolarità di questo luogo.
Le spiagge degli hotel dopo i numerosi uragani degli ultimi anni, sono piccole e non comode, spesso quasi totalmente erose dal mare, ma in compenso, basta scegliere tra le tante spiagge sul versante opposto agli hotel di questa isola, come Playa Paraiso, senza attrezzature, in mezzo al nulla e vivendo la natura, Playa Sirena, più organizzata, ma bastano 30 metri di passeggiata per trovarsi da soli, con il mare così trasparente che potrete contare decine di stelle marine e di paguri giganti… qui l’unico rumore che si sente è quello della risacca sulle rive sottili… si passeggia in solitudine fondendosi in quell’ambiente così armonioso così spontaneamente, da ritrovare per forza anche noi una armonia interiore totale. Un tempo ci si spostava con il trenino gratuito che girava tra le varie spiagge, oggi si possono anche affittare quad, cosa che consiglio vivamente, perchè senza vincoli di orario si può semplicemente puntare un angolo di paradiso e decidere di fermarsi, tra un bagno ed un pò di sole, vivendo in completa solitudine questo spicchio di paradiso.
Si vive la spiaggia spaziosa e bianca da far male agli occhi, tra un mojito ed una pina colada, con il sottofondo della musica spesso suonata dal vivo dai complessi musicali statali che vengono inviati per il turismo sull’isola con turni di 20 gg, ma che comunque amano il loro lavoro, e per quanto possa sembrarvi turistico e posticcio, vi posso garantire che le loro canzoni suonate con amore trasmettono un sentimento di grande intensità… tutto si dilata, e si riesce a capire perchè in questo paese l’amore è pura passione. Si perde il senso del tempo, e alla fine non importa se turistico o no.. si ha la sensazione di serenità e di allegria che tutti cerchiamo nei ns momenti di vacanza. Fu proprio grazie ai musicisti a Playa Sirena che conobbi un pezzo di Pablo Milanes, “Yolanda” che a tutt’oggi se lo ascolto, riesco quasi a sentire l’odore del mare di Cuba… e credo sarà sempre così. Ve la inserico affinchè, se la ascoltate mentre proseguite la lettura, magari la sensazione si fa più tangibile:
La vera magia di un soggiorno a Cayo Largo sono però le giornate passate in catamarano lungo l’archipelago, tra snorkeling, mangrovie, atolli deserti, iguana di varie dimensioni. Una giornata navigando per un mare così bello ed un contesto così particolare che non si dimentica più…. Cayo Rico, Cayo Iguana, atolli senza nome… el Quinto Canal un punto dove si incrociano fondali bassi e picchi di barriera scoscesa… tartarughe, barracuda, e la musica che ogni capitano che si rispetti non spegne mai… e si mangia in barca, il pranzo cucinato dall’equipaggio che spesso include l’aragosta cotta con la birra ed accompagnata da arroz blanco, a volte se siete particolarmente fortunati, del platano fritto (una sorta di banana più grande e meno dolce), un pò di insalata e frutta…. niente di che, ma che insieme a tutto il contesto diventa ottimo e incredibilmente gustoso… Un mix perfetto tutto l’insieme, il mare, il catamarano, la musica, il vento, il rum che non manca mai….qualcosa di così intenso e speciale che qui davvero si capisce che un viaggio è qualcosa che porteremo con noi per sempre.
E la sera? Niente, o poco più… Animazione per chi ama il genere negli hotel oppure, alla Marina, il centro dell’isola dove risiedono i lavoratori che non vivono qui, ma vengono da tutta Cuba, qualche piccolo bar, un pò di musica dal vivo, e ancora una volta, il dolce profumo del mare ed un cielo da manuale, così fitto di stelle da sembrare finto. Passano le serate con son di sottofondo, rum come sostegno, e pigre chiacchiere in leggerezza. Praticamente il paradiso continua…
Una delle cose più belle, è che tra tanti paradisi, Cayo Largo resta uno di quelli più abbordabili, con prezzi assolutamente ragionevoli, un piccolo paradiso per tutti, che però se saprete mettere da parte capricci da snob, vi regalerà una delle più belle emozioni della vostra vita… Cuba è questo, non ti conquista per i suoi servizi… ma ti strega per il suo cuore selvaggio e musicale, per la sua natura sfacciata, per la sua atmosfera pigra e sensuale, che non cambia per nulla e per nessuno, semplicemente ti si presenta così, o la odi o la ami… ma se la capisci… la amerai per sempre.
Ecco, ora, dopo queste parole, possiamo anche rientrare nella nostra realtà momentaneamente in lock down, senza poter uscire, aspettando che finisca questa infinita quarantena e che si possa tornare alle ns vite… ma spero che per qualche minuto siate venuti con me… a vivere il mare, virtualmente ma…. davvero! Ovviamente a Cayo Largo ci si va solo con una agenzia di viaggi non c’è altro modo e potrete valutare con un professionista quali tra gli hotel del posto è più giusto per voi, per le vostre esigenze, dal 3 stelle al 4 superior…. ma sapete bene che prenotare attraverso una agenzia è in assoluto la scelta migliore… in questo caso l’unica possibilità perchè Cuba sceglie di farvici arrivare solo in questo modo… ma credetemi… non ve ne potreste pentire in nessun caso…