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2023… nuovo anno vecchie storie o nuovo corso?

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E’ proprio dell’essere umano mettere delle scadenze, delle barriere tra il vecchio ed il nuovo, tra un qualcosa ed il domani. Ed è proprio di ognuno di noi credere fortemente in quelle barriere… In fondo è un sabato a cui succede una domenica, come un qualsiasi sabato di qualsiasi settimana dell’anno e della ns vita. Ma si sa, chi di noi non dice “da gennaio farò…” una dieta, un cambiamento, una cura, un viaggio e via dicendo… In verità si dice un paio di volte l’anno, a gennaio ed a settembre. Ma la vera differenza del Capodanno, anzi del 31 di dicembre, è il fatto che si tende sempre a fare bilanci. A ripensare a quante cose hanno caratterizzato l’anno trascorso, a cosa ci vorremmo portare nel nuovo e a cosa di fatto preferiremmo sparisse nel vecchio.

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Questo 2022 però non può essere liquidato come un qualsiasi anno del pre pandemia… Tutti, ma proprio tutti, tendiamo ad accorpare il trienno 2020/2022. E tutti tendiamo a pensare che è stata una escalation che ha culminato con un 2021 davvero pessimo, soprattutto per chi fa il ns mestiere ed ha a che fare con il turismo. Il 2021 è stato l’apice dell’immobilismo più bieco e pesante che abbiamo mai conosciuto. E, il 2022, è stato decisamente un anno di respiro. Forse un respiro corto, forse un respiro affannato, ma decisamente un respiro.

E ora, nel più classico esempio del fatto che si può crescere ed essere maturi, ma a prescindere dall’età il fanciullino in noi davanti al 31 dicembre tende sempre a pensare “domani sarà diverso”. Domani sarà migliore. E lo sarà? Chi può dirlo davvero? Siamo noi che dovremmo davvero mettere insieme i pezzi di quanto accaduto e quanto siamo stati costretti ad apprendere in questi due anni e far si che non solo il 2023, ma l’intero futuro della nostra categoria sia migliore. E sia nuovo. Con nuova mente, nuove idee, nuovo approccio.

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Sono fermamente convinta che è impossibile non fermarsi a fare un analisi oggettiva e concreta e, per quanto ci si possa sforzare, nessuno di noi esce indenne da questi tre anni. Ci portiamo dentro le paure, l’esperienza incredibile del lock down, la certezza che in un modo o nell’altro siamo ancora qui. E, mi auguro, ci dovremmo anche portare dentro la grande scoperta di provare a ragionare da insieme di persone e non da piccoli bottegai.

Per quanto mi riguarda, se guardo a questi anni, da una parte ancora mi stupisco di quello che siamo riusciti a fare. Maavi era una parola un pò sconclusionata che voleva dire solo “paura” all’inizio. Ed oggi è una realtà importante, un progetto che cresce e si sviluppa, un lavoro costante e continuo che punta veramente a concretizzare il concetto di diritti e parola alla nostra categoria. Agenti di viaggio come imprenditori che, attraverso una rappresentanza organizzata trovano modo di cambiare il corso alle cose, di far valere diritti ed idee, e di non subire passivamente quanti intorno a noi, per potere economico e dimensioni aziendali, a volte ci camminano sopra senza troppa leggerezza.

E cosa può cambiare il 31 dicembre rispetto al 2 gennaio? Niente di fatto. O tutto. Sta solo a noi brindare con i calici alti, in allegria ed in positività, ma non smettere mai di ricordare che, per piccola che sia la nostra impresa, è a tutti gli effetti una impresa. E come tale ha diritto di essere rispettata, tutelata e soprattutto si può trovare modo e maniera di farla marciare in passo condiviso con tante altre imprese piccole o meno, ma simili alla nostra. Possiamo scegliere di portarci dietro o peggio di tornare indietro e ricominciare a zappare il ns orticello, oppure trovare il coraggio che ci ha caratterizzato in questi due anni, condividere le idee, provare a trovare colleghi con le quali portarle avanti e, in generale, scrivere un nuovo corso che non sarà poi così diverso, ma sicuramente più vincente.

Ogni giorno in Maavi arrivano segnalazioni di cose che non funzionano, dai resi delle compagnie aeree sulle carte di credito del cliente, ai vari tour operator che mettono in mezzo consulenti on line per vendere b2c il prodotto, alle famose quote di iscrizione, al favoreggiamento di qualcuno a scapito di altri. Ogni giorno qualcuno trova il coraggio di scrivere, chiamare e dire la sua. E ogni giorno questo ci crea comunque speranza e voglia di andare avanti. Perchè se qualcosa può cambiare, dipende sempre e solo da chi, con la mente e con le azioni, sceglie finalmente di cambiarla.

Non voglio essere retorica, non voglio sognare miracoli e favole a lieto fine. Ma voglio solo leggere questo giorno come una vera fine del triennio peggiore della nostra storia. E in barba alle minacce del Covid che provano a tornare, in barba al dilagare di problemi di ogni genere, voglio puntare l’attenzione sul fatto che ci siamo ed abbiamo una voce importante e fatta di migliaia di altre voci. Le vostre. Quelle di ognuno di voi che iscrivendosi a Maavi, scrivendoci, contribuendo a mettere in evidenza quanto lavoro c’è ancora da fare ci fanno sentire ben chiaro che siamo capaci di tanto. E il fatto che oggi, 31 dicembre 2022 siamo qui a raccontarlo vuol dire che siamo davvero una categoria di gente super resiliente e super in gamba.

Domani è domenica. 1 gennaio 2023. Siamo fuori dal tunnel e di questo ne siamo tutti piuttosto certi. E siamo fuori con le idee chiare, ma sopratutto abbiamo imparato a giocare in squadra. E allora guardiamo a questo 2023 come un fantastico campionato da vincere, tornando protagonisti in pieno del settore. Torniamo a giocare la partita a modo nostro, puntando anche le gambe dell’avversario se dovesse servire, ma in squadra per vincere a pieno titolo il diritto di esserci e soprattutto di dire e difendere la nostra visione del mondo.

A tutti auguro un 2023 da campioni. Un 2023 che veda queste nostre aziende imparare a volare con ali diverse. Che ci veda combattere non solo per sostegni ma per diritti e rispetto professionale del ns lavoro di intermediari. Un 2023 che ci veda coesi e tosti…. per arrivare al prossimo 31 dicembre parlando di nuovi obiettivi e nuovi sogni. Perchè si sa, noi, Agenti di Viaggio, i sogni siamo sempre stati bravi a realizzarli…. Auguri a tutti gente… e …il 23 è un gran bel numero!

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