IL TEMPO…DONO INASPETTATO DI UN DISASTRO


Tutti siamo tesi a pensare a quale disastro sia stato il Covid…. e, senza dubbio lo è stato e lo è ancora. Il più grande disastro della storia in generale, ma anche il più grande specifico per il nostro settore… ma come sempre ho la buona abitudine di voler cercare qualcosa di valido in ogni cosa, per poi usarla per reagire… ed ho capito quale cosa sia stata buona in questa tragedia: il TEMPO. Per pensare,  per osservare, per cambiare….


Nessuno aveva tempo…nessuno eravamo completamente assorbiti dal ns lavoro, tanto da trovarci a vendere per abitudine, tanto da far ingigantire qualcuno a danno di altri, tanto da aver accantonato la capacità imprenditoriale a favore di ciò che ci rendeva comoda la vita ed il lavoro…. tanto da farci chiudere in grandi cancelli dorati e perdere di vista la ns. individualità per seguire quasi ciecamente il branco…. e, negli anni, perdere di vista anche la ns situazione di Categoria, le ns, posizioni istituzionali…

Di fatto siamo stati portati da noi stessi a scegliere un branco (network, franchisor, associazione) e a seguirlo, limitandoci a recepire le informazioni, accettarle di buon grado o, al limite, opporre qualche borbottio se non proprio soddisfatti, ma poi, sempre per il tempo, a continuare il ns cammino sempre in branco, a danno degli indipendenti, e lasciando che solo pochi decidessero per noi…. perdendo quel famoso ruolo di AGO DELLA BILANCIA che inizialmente caratterizzava la ns specie….

C’è chi vede in questo modello di mercato un sistema valido… e, in certi macro aspetti probabilmente lo è… il fatto di avere strategie comuni, obiettivi commerciali condivisi, vantaggi evidenti di gruppo, sicuramente hanno un valore importante ai fini dello sviluppo dei fornitori. Soprattutto quando ci si compra intere reti di vendita…e, inevitabilmente si decide di fare il bello ed il cattivo tempo. Senza più stare troppo a sentire, anno dopo anno, cosa vogliono i singoli elementi del branco…. A fine 2019 le strategie univoche venivano “comunicate” non più proposte… non discutibili, non valutabili. O le accetti o te ne vai….

Poi un giorno, il destino decide di sparigliare tutto, e lancia sul tavolo un veleno distruttivo, il Covid… e… distrugge ogni piano, ogni disegno… allunga con violenza le ns. giornate, e, di colpo ti ritrovi a pensare che, davanti agli affitti, alle tasse, alle utenze per i quali non hai più introiti sei totalmente solo…. torni ad essere quell’imprenditore “coraggioso” ed autonomo che hai scelto di essere quando hai aperto la tua attività… di colpo i capibranco hanno rinunciato al ruolo “io ti proteggo” per scegliere di essere “si salvi chi può “…. i branchi dispersi dal feroce Covid senza più guida e strategia comune. Silenzio tombale e paura….

E qui, chi ha la testa, ha iniziato a PENSARE. E valutare, capire, comprendere… e, in tantissimi ci siamo resi conto di essere ancora esseri pensanti ed in grado di agire… e, invece di unirci a caso o per mera strategia commerciale, ci siamo uniti per necessità di sopravvivenza e per la Dignità di tornare ad esprimere le nostre posizioni di aziende singole. Abbiamo iniziato a capire che, insieme, siamo un branco unico e ben più grande dei vari branchi singoli. Ma soprattutto insieme abbiamo recuperato il diritto di parlare e far valere i nostri pensieri, le nostre opinioni, i nostri diritti…. uno tra tutti??? I criteri del Fondo Turismo ad esempio…disegnati a puro vantaggio dei grandi… ma eravamo ancora troppo piccoli ed inesperti ai tempi per combattere a dovere… lo abbiamo detto, lo abbiamo chiesto… ma Maavi non aveva ancora quella struttura di oggi. Quella struttura che, da sola, unica sigla, ci ha fatto portare 2200 agenti in piazza, con uno spirito di azione e di unione che non avevamo mai respirato. E che fa rabbia e paura….

La struttura importante, con i mezzi che ci siamo creati, con l’impegno costante e continuo di una Squadra incredibile, fatta da agenti di viaggio con necessità ed obiettivi comuni, senza intenti commerciali, ma con una enorme DIGNITÀ individuale ha portato un risultato enorme: il diritto di dire la nostra. E di essere ascoltati con priorità. Perché cosi in tanti, non è più possibile ignorarci. Perché quei criteri del Fondo, insieme alla tutela degli esclusi, delle nuove aperture, di tutti quelli tra noi che sono parte integrante della nostra Categoria, ora hanno una voce. Che ovviamente disturba chi, dietro ad altisonanti titoli, pensava di poter trascurare le ns. Voci. Magari anche nell’assurda convinzione di essere migliore al punto da poter decidere per noi.

I buoi sono scappati dal cancello. E ora, insieme, camminano verso quei pascoli che sono di tutti. Anche i nostri.

In tanti ci hanno chiesto sottobanco se vogliamo fare un network. La risposta definitiva è una sola NO.

Vogliamo continuare a tutelarci istituzionalmente, Vogliamo creare formazione, evoluzione, rete. Vogliamo avere il diritto di adeguare il vecchio modello di mercato che ci stava stritolando, di renderlo più attento alle nostre esigenze. Vogliamo avere un punto di informazione e condivisione, vogliamo avere il giusto peso che spetta alle imprese nel mondo del turismo.

Non faremo nessuna guerra a nessuno, anzi… aperti e contenti di trovare soluzioni che consentano a tutti di andare avanti, piccoli e grandi. Ma, lo vogliamo fare nel modo più semplice e facile del mondo: avendo voce in capitolo. E lo potremo fare solo nello spirito del 12 gennaio 2021: uniti per passione.

Il tempo di pensare ci è stato dato… è nata Maavi. Ora è il tempo di stare uniti e decidere insieme come camminare al meglio, con un unico obiettivo: tornare ad essere i protagonisti del nostro mondo. E, se a qualcuno dispiace…. a noi no.

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