C’era una volta l’ago della bilancia….

Un tempo quando si entrava in una agenzia di viaggi, si aveva quasi soggezione… bancone alto in legno per la biglietteria, personale un pò snob ed un pò rigido dietro le varie scrivanie, un ‘aria formale ed impostata, pareti piene di cataloghi tutti rigorosamente timbrati a mano dalla ragazza più giovane dell’agenzia che passava normalmente il suo primo anno a timbrare catalooghi o poco più, e ne era anche soddisfatta…. e si usava dire “ruba con gli occhi e con le orecchie per imparare la professione”…

Io mi ricordo i primi tirocini in agenzia da scuola, dove se per sbaglio guardavi il telefono che squillava o, peggio ancora osavi sorridere al cliente che entrava, il capo agenzia ti fulminava con gli occhi, rimettendoti al tuo posto in un battibaleno…. Il tutto perchè per fare il “lavoro più bello del mondo” era obbligatorio fare una lunghissima gavetta, fatta di grandi libroni che si chiamavano ABC, dove calcolare le MPM, Minimun Permitted Mileage… di biglietti aerei di carta copiativa con il sotto rosso che ti coloravano le dita per una decina di giorni, di telex da mandare a velocità supersonica con il campanello che suonava ad ogni andata a capo, e che ti entrava nel cervello per tutto il giorno…. e le destinazioni si studiavano, il capo decideva chi e come vendere, e controllava tutto, rigorosamente, senza sconti. E noi ci facevamo le ossa dalla A alla Z senza nemmeno rendercene conto….

Un tempo essere titolari di una Agenzia di Viaggi era una cosa estremamente dignitosa e redditizia, si viaggiava molto, si decideva con estrema serietà chi mandare a quell’educational che poteva durare anche 15 gg senza problemi… Personalmente ricordo un Brasile di Polvani di 16 giorni in business andata e ritorno che resta uno dei viaggi più belli della mia storia… e gli educational erano roba seria, si studiava davvero, si tornava grati al cielo di aver arricchito il proprio bagaglio, e, soprattutto, i Tour Operator entravano con una gentilezza ed una attenzione nelle agenzie, quasi in punta di piedi, ben consci che, alla fine, chi aveva in mano il potere di vendere lui o un altro, era solo ed esclusivamente l’Agente di Viaggio. Colui che determinava il successo di un prodotto, di una azienda, colui che con le sue scelte, con estrema professionalità e competenza, prendeva per mano il suo cliente e lo faceva prima sognare con i suoi racconti e poi lo portava con decisa assistenza verso il prodotto che lui decideva…. Di fatto un Agente di Viaggio era l’ago che faceva pendere la bilancia del successo commerciale da una parte o dall’altra…. Di fatto era un professionista padrone della sua professionalità.

Poi è arrivato internet, e come per tutte le cose che luccicano e suonano, in un primo momento ha attirato tutti i clienti sprovveduti… di colpo trasformatisi in geni del turismo e degli hotel, si sono tuffati di pancia nel mare dei viaggi on line, convinti di risparmiare soldi e di fare esperienze uniche come solo loro sarebbero stati in grado di organizzare…. Ma la professione non si inventa, e, anno dopo anno, abbiamo visto un rientro prima leggero e quasi sottovoce e poi, tra il 2018 ed il 2019, deciso e quasi ostentato: vado in agenzia perchè ho bisogno di avere un contatto umano. Vado in agenzia perchè spendo uguale ma sono tutelato. Vado in agenzia perchè non penso a niente. Vado in agenzia perchè….. perchè si, perchè in fondo i soldi vanno messi in mano a chi te li garantisce. Senza dubbio le Olta continuano a lavorare enormemente… ma un certo target, un certo tipo di prodotto evoluto, quello che ha tante cose accessorie che solo noi sappiamo proporre e dare, si compra di fatto solo da noi. E nel post covid questo peserà molto nelle scelte dei poveri rimasti a bagnomaria con voli persi e hotel cancellati… E parlare con una Olta è infinitamente più complesso che con uno di noi che a qualsiasi ora alza quel telefonino e risponde “no, certo che non mi disturba” in una triste parodia di Furio, mitico personaggio di Verdone. Ma che così facendo ripristina quella fiducia violata dal web che al cliente italiano piace tanto…

E di nuovo avremmo potuto essere l’ago di quella famosa bilancia, se non fosse stato per nostri errori di forma che hanno di fatto cambiato il mercato…. Ci siamo impigriti. Ci siamo lasciati sedurre dai pacchetti pronti, dalla facilità di sistemi informatizzati che con un paio di click ci risolvevano il problema. Siamo stati contaminati da tanta gente che ha aperto una agenzia “perchè mi piace viaggiare”, e ha poco imparato della storia precedente e della famosa gavetta di cui sopra. Ci siamo lasciati rimbambire da feste e over altisonanti, solo rumorose e poco concrete e di colpo ci siamo trasformati in bigliettai senza autonomia… Non tutti certo… Ma in tanti. Di fatto abbiamo dato il potere di prendere il mercato a qualcun’altro, passando da autori ad esecutori.. senza accorgercene, senza reagire…. La fine del 2019 ci vedeva confusi e stretti tra chi decideva per noi, tutti troppo intorpiditi per reagire, e con troppo pochi elementi dissonanti che continuavano a fare del tailor made e della qualità un metodo di sopravvivenza. L’ago della bilancia era passato di mano. Noi non eravamo più nemmeno la bilancia, ma addirittura ervamo ridotti ad essere il tavolo su cui poggiarla…

Poi un giorno ci siamo svegliati nell’incubo che ancora oggi accompagna le nostre vite. Un bel colpo secco di stecca che ha sparigliato tutto il biliardo….. Le palle impazzite che rimbalzano sul tavolo del destino senza sapere cosa fare come farlo e perchè…. Giorni difficilissimi i primi. Giorni in cui c’era solo una strada da prendere: reagire e combattere. Perchè l’alternativa poteva essere solo mollare. E, saremo pure pigri, saremo pure abitudinari, saremo confusi…. ma una cosa non ce la leva nessuno, siamo resilienti. Sappiamo esattamente cosa vuol dire provarci fino all’ultimo, sappiamo cosa vuol dire insistere fino a quel si che non arriva mai…sia esso di una compagnia aerea o di un posto in hotel…. E li, molti di noi, hanno deciso di farlo. Ed è nata Maavi.

Maavi è un insieme di agenti di viaggio veri, fatta da gente che senza dubbio sapeva anche usare l’abc, ma che oggi mangia pane e social, che ha scelto di evolversi, di provare a cambiare pelle e mente. Gente che davanti ad un preventivo di un viaggio on the road prova ancora un brivido dentro… Gente che se pensi di andare in Grecia ti manda in Thailandia perchè legge nei tuoi occhi il bisogno di novità…. E come tale ci siamo uniti, con il collante della nostra passione per quel lavoro che forse ultimamente avevamo un pò appiattito e trascurato, e, di colpo ci siamo resi conto di quanto lo amiamo e di quanto sia di fatto essenza della nostra vita. E abbiamo iniziato a combattere la battaglia con il governo per sopravvivere e, di fatto, piano piano, stiamo portando a casa risultati e speranze… Abbiamo scoperto che insieme abbiamo una voce grande e potente, e che se unita, riesce anche a farsi ascoltare. E l’unione ci ha dato l’idea di essere come un faro in mezzo alla tempesta che stavamo vivendo. Abbiamo scoperto che possiamo essere una Categoria Professionale… Accidenti una vera Categoria di Professionisti con una voce rumorosa. Molto di più che un dissestato gruppo di voci singole e scordate….

E mi viene un pensiero forse un pò audace, forse sfacciato… ma se questa unione divenisse un mezzo di comunicazione, un sistema di equilibrio del mercato? Se questa unione mirasse a formarci, evolverci, unirci nel cammino per tornare ad essere tutti quei professionisti preparati e speciali che fanno si che il cliente continui a sceglierci negli anni, perchè ognuno di noi sa fare la differenza? E se tutto questo, uniti e con equilibrio, tornasse a darci il ruolo per cui siamo nati, essere quel famoso Ago della Bilancia commerciale che fa si che ci si ricordi tutti un pò più spesso che chi sceglie siamo noi e nessun altro? Personalmente ne penserei meraviglie…. E mi piacerebbe così tanto che se possibile mi salirebbe ancor più l’entusiasmo di tornare a fare questo lavoro…. ma si sa…. io sono una sognatrice…. però ricordate sempre una cosa un signore di nome Walt Disney diceva “se puoi sognarlo, puoi farlo”…. Meditate gente, meditate… Enrica in volo torna alla prossima…… magari con una bilancia nuova….

in fondo …. e’ semplice.

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